BOXE
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FRANCESCO DE ROSA – “RAPPRESENTO SALERNO E VINCO IN EUROPA”

Francesco De Rosa l’ha fatto di nuovo: dopo la vittoria in Germania dello scorso anno, ha vinto anche in Inghilterra ed è tornato a Salerno con una cintura IBF e la consapevolezza di essere uno dei migliori supergallo a livello europeo.

Ripercorriamo insieme a lui le tappe di una vittoria prestigiosa.

Da Salerno a Coventry: come è arrivata la chiamata?
Tramite un grande amico, Mario Di Bartolomeo: è uno degli irriducibili della Pugilistica Salernitana e ha ricevuto lui, per primo, la proposta.

Hai accettato subito?
Io e il mio maestro Emilio Desiderio abbiamo studiato Nyall Berry e ci siamo resi conto che era un ottimo pugile, ma non era un picchiatore. Così ci siamo detti “alla meglio vinciamo, alla peggio perdiamo ai punti”. La borsa era buona e il gioco valeva la candela: ho firmato senza paura.

Sul ring il vostro giudizio ha trovato riscontri?
Si, tecnicamente è davvero forte. Però non è particolarmente potente e questo ha fatto la differenza, perché quando mi sono accorto che tenevo i suoi colpi senza problemi ho capito di avere una grande occasione: bloccavo e rientravo, sui suoi attacchi facevo mezzo passo indietro e poi rispondevo io.

E all’ottavo round è arrivato il ko…  
Sì, devo dire che non me lo aspettavo fino alla vigilia: pensavo di poter vincere, ma ai punti, con un lavoro basato sul ritmo e la mole di colpi. Credevo che Berry fosse molto più grosso di me e invece fisicamente eravamo lì, anche perché con l’IBF non si scappa: la mattina dopo il peso puoi avere recuperato al massimo dieci libbre, cioè quattro chili.

Come hanno reagito gli inglesi al tracollo di uno dei loro pupilli?
Sinceramente ho trovato un grande pubblico: tutti mi hanno applaudito e molti sono venuti a congratularsi personalmente con me… è stata veramente una serata indimenticabile!

Il successo sportivo o la borsa: qual è la soddisfazione più grande?
Entrambe: quando sono passato professionista ho scelto di vivere di boxe, aiutandomi con qualche lavoretto da cameriere. Mamma e papà non erano felici:
“Francè, non ne vale la pena, vai a lavorare!” e invece adesso sono vicino al mio obiettivo: quello di fare il professionista… di professione!

Cosa che in Italia è ancora difficilissima…  
Quasi impossibile. Ho ricevuto certe offerte imbarazzanti e non sono mai riuscito a combattere per il titolo italiano che, da italiano, era il mio sogno. Mi piacerebbe ancora, sia chiaro, ma è meglio combattere per l’italiano per borse bassissime o andare fuori per ingaggi molto più alti? Oltretutto adesso posso permettermi di chiedere un po’ di più…

A chi dedichi il tuo successo?
A tutti i ragazzi della mia palestra, al direttivo e alla città di Salerno: ho portato la sciarpa della Salernitana sul ring perché sono orgoglioso di essere nato e cresciuto qui. Grazie a tutti: il meglio deve ancora venire!

Niccolò Pavesi
Giornalista Sportivo, DAZN

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