ALFONSO DAMIANI - DAL RUGBY A LENZI

Tutti lo chiamano "il Professore", e non sbagliano.
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Alfonso Damiani ha 39 anni e insegna educazione fisica all'Istituto Fermi di Frascati.
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Ma non c'è solo questo: oltre alla cattedra e a 15 incontri da pugile professionista, Damiani è stato un grande giocatore di rugby.
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Il suo metro e novantatrè centimetri e i suoi 105 kg gli hanno permesso di fare una grande carriera: Damiani ha militato in diverse squadre di serie A (tra cui Roma e Lazio) e ha partecipato per tre volte alla Coppa Europa, l'equivalente rugbistico dell'Europa League.
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"La boxe è la mia seconda vita sportiva" ripete con orgoglio. Una vita in cui è entrato per recuperare da un infortunio alla spalla, a 30 anni, e in cui è rimasto per la sua voglia genuina di mettersi in gioco.
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"Per me è impossibile diventare professionista a 30 anni" dichiarò nel 2015 alla Gazzetta dello Sport prima del suo debutto da dilettante. Si sbagliava alla grande.

Grazie alla sua forza fisica e alla sua determinazione dieci anni dopo stiamo parlando di un professionista navigato e rispettato anche all'estero: lo dimostrano i tre match in Germania - tutti ad alto livello - e la grande sfida di Liverpool contro il pupillo di Eddie Hearn Johnny Fisher. ‍

"Mi ha fintato un colpo sotto e poi è andato alla mascella. Mi sono rialzato, ma l'arbitro ha fermato l'incontro: quella volta è stato il classico errore di inesperienza perché ho i miei anni ma, avendo iniziato tardi, sto ancora imparando" racconta Damiani, che il 17 maggio affronterà "El Toro" Diego Lenzi al Centro Pavesi di Milano.
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Per Lenzi sarà il terzo match da professionista, per Damiani l'occasione di brillare contro il prospect più caldo della boxe italiana.
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"Ho accettato subito la chiamata di TAF perché voglio confrontarmi solo con pugili forti: questa è la mia mentalità da sportivo. Riconosco il valore di Lenzi, ma non ho paura: vengo per vincere e regalare un bello spettacolo".

Giù il cappello e attenzione all'esame di fine anno.